domenica 6 dicembre 2009

domenica 6 gennaio 2008

martedì 18 dicembre 2007

Curriculum

Rota Michele nasce a Lovere il 30/12/1982.
Sin da giovanissimo si trova a contatto con l'arte grazie alla presenza dei genitori Rota Giuseppe e Conter Silvana, che lo portano a contatto della realtà artistica e in particolare della ceramica italiana e internazionale.
Negli svariati viaggi dalla meti degli anni '80 dei genitori da nord a sud della penisola, ha modo di vedere, apprendere e conoscere realtà dell'arte che assimila inconsciamente.
In maniera particolare Ambiente creativo calabrese formato da Antonio La gamba, Nino Forestieri, Angelo Savelli e Nik Spatari lo influenzeranno come esempi nella sua formazione artistica.
Nel 1996 entra nel Liceo Artistico Decio Celeri di Lovere dove ha come professori in materie artistiche Massimo Facchini, Bruno Visinoni e Carlo Previtali con il quale collabora tuttora come ceramista.
La sua formazione scolastica si conclude con una tesi sullo sviluppo e sulla ricerca delle tecniche ceramiche sino al movimento futurista e il 5° anno di liceo.
Da sempre collaboratore nel laboratorio di Ceramiche Artigianali del padre, dopo i doveri statali, ci si dedica quasi a tempo pieno unendo la ricerca di nuove tecniche e di nuovi materiali alle sue opere e di conseguenza alle realizzazioni del negozio.
Ha partecipato a molte mostre e mostre-mercato nelle Valli del bergamasco e del bresciano anche come dimostratore di tecniche come il Raku e Raku Nudo, tra le quali quelle di Biennio, Pescarzo di Capo di Ponte, Sellero, Pisogne, Parre. .. e della Lombardia in genere: Fiera di Bergamo, svariati paesi della bassa Lodigiana e le ultime manifestazioni dell'AF a Milano.
Appassionato del lavoro d'artigiano ceramista e di scultura artistica continua a la sua ricerca artistica a Lovere.
RICONOSCIMENTI
DA ME RICONOSCIUTI
Riceve il 10 premio della sezione ceramica alla manifestazione
"Premio d'arte cittn di Breno" 13-14/20-21 maggio 2006

...importanza degl'istanti

M. ilROTA

sodalizio s-col la mente



Cos’e “Arte” in questa epoca che si evolve così velocemente, da non riuscire più a suscitare un interesse più generale verso essa?

Anticamente, serva delle più svariate società veniva usata come mezzo durevole per le propagande alla popolazione per indottrinare, elogiare ed esaltare nel ricordo eventi e cariche.

Con la diffusione dei “Media Veloci” le arti classiche vengono private della connotazione di principali celebratrici della storia e si evolvono seguendo le più svariate teorie astratte.


Personalmente ho dato e interpretato l’arte come una visione di sfogo, l’affermazione di attimi re-interpretati a seconda dei sentimenti e dei momenti. Già, perché l’arte è soggettiva; come ogni visione è e deve continuare ad esserlo.

Ogni lavoro non diventa così la semplice immobilizzazione di un attimo, ma l’interpretazione di esso secondo la personale e soggettiva visione delle situazioni vissute, capace quindi di muoversi di persona in persona. Questa è l’affascinante particolarità del mondo dei pezzi unici.

Ogni attimo, così come ogni oggetto, nell’interpretazione viene visto da ognuno a seconda delle esperienze vissute, guidate dai conflitti che ogni giorno attraversano le nostre menti, con un sentimento diverso. È proprio quando questi momenti si sfogano in qualcosa di concreto che l’oggetto resta pregno di sensazioni metafisiche e diventa opera.

Oggi questa è la mia interpretazione dell’arte.



Con il susseguirsi delle epoche e l’evoluzione delle ricerche, i mezzi e i materiali con cui l’estro si manifesta si sono evoluti a loro volta e sono diventate pressoché infinite le possibilità di fare arte.

Da amante del “non finito” ho sempre prediletto l’utilizzo del carbone classico per progettazione ma trovo più intriganti, vigorosi e nervosi il modellato e la scultura, dove l’espressione assume forme tridimensionali. Queste predilezioni nascono dalla mia formazione che non esclude comunque l’utilizzo di altri materiali.

In particolar modo nell’ambiente ceramico utilizzo una tecnica antica e moderna allo stesso tempo: il raku, dove il lavoro diventa un’espressione multipla del concetto d’istante.

In ogni fase della lavorazione dell’argilla già si concentrano una serie di attimi ed esperienze, ma è con la successiva cottura raku che queste esperienze diventano capaci di esprimere la profondità spirituale di questa tecnica antica e il lavoro assume preziosità, forza e movimento.

Inoltre genera un certo piacere cuocere in riduzione di ossigeno, cosciente di unire al modellato, dunque alla terra, gli altri tre elementi: fuoco, acqua e aria. Questi quattro componenti, alla base della filosofia zen, si amalgamano nell’opera e nella coscienza dell’uomo che li sfrutta per intrappolare qualcosa di unico e irripetibile: l’amore per l’istante e per il sentimento.

La consapevolezza di dare un’unione armoniosa a queste entità fisiche riesce a rendere piacevole la vita, oltre che la cottura, come recita l’ideogramma dal giapponese che descrive la tecnica come il “vivere con gioia e armonia la giornata, tra gli uomini e le cose”.





L’inquietudine della tecnica scultorea dell’istante, sta nel riuscire a diffonderla oggettivamente rendendola assoluta, slegata cioè da ogni altro elemento circondariale, ma capace di vivere in armonia col tempo e in comunicazione con l’ambiente esterno.

Perché l’arte è comunicazione! Comunicazione che non deve esser perfetta e unidirezionale (trasportata in scultura la paragonerei al modello greco, minuzioso ed equilibrato ma per me sterile e con unico fine votivo) ma deve essere intrigante, vivace e interessante (come le opere di G.Pomodoro o Valentini che sono piacevoli ma non “finite”).


Nella mia comunicazione cerco di muovere i miei interessi nella mediazione tra immagine, cultura e massa ritrattandoli in temi personali, messi in relazione a tutto ciò che mi circonda: la società moderna, post moderna o quello che è diventata. Questo è possibile perché facendone parte ognuno può intravedere i movimenti di questa collettività organizzata.

La descrizione della contemporaneità da parte dell’impulsività artistica si è sempre amalgamata con le esperienze personali di ognuno e la Mtv generation, come si sente chiamare la mia generazione,

descrive una società seduta, impersonale e in mezzo a questo piattume manca qualcosa di autentico, che stimoli e che sproni. …il concetto è: non si può vivere di solo design

Questo è un altro compito che ha l’arte nelle società e nelle case.



La mia capacità, la fortuna di avere 25 anni di attività artigianale nel campo ceramico e la conoscenza sin da giovane di diversi artisti veri e giocosi (primi tra tutti i miei genitori) capaci di comprendere, fare vivere e vivere le vibrazioni dell’esistenza, hanno generato in me il bisogno dello “sfogo dalle inquietudini”e facendomi scoprire la chiave delle arti: una passione sempre viva e continuamente stimolata.


Le espressioni delle teste, le torsioni dei busti, le faglie ...di terra, i satelliti

sono tutte descrizioni di attimi autentici che voglio prolungare nell’esistenza mia e di tutti


laSoddisfazione

l’Inaspettanza

Bauta

Interstellar Overdrive

La Passione (Rosso Imbrigliato)

Le varie poesie di terra

Veleno

Torsione Velata

Prigionie

EquilibriOinOrbita

sono tutte descrizioni e ricerche sulle emozioni, ma anche personali omaggi agli attimi stessi e alle persone e situazioni che li hanno generati.



Per questo ringrazio chi mi conosce e mi lascia qualcosa di sé, perché con la solitudine nulla si muove …e di conseguenza non andremmo avanti.


M Rota

02/02/2007


lunedì 17 dicembre 2007

Discrepazione

dal 23 dicembre al 6 gennaio 2007 potete venire a vedere le mie opere presso l'auditorium di San Giovanni Battista di Predore (BG).